Autore: Bianca Pitzorno
Titolo: Clorofilla dal cielo blu
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa per ragazzi
Prezzo: 4,99 euro (versione ebook) 9 euro (versione cartacea)
Oggi ho il piacere di parlare nel mio blog di Bianca Pitzorno, della quale ho letto decine di libri, e che, nella mia classifica personale di scrittori per l’infanzia, occupa a pieno titolo il posto d’onore.
Ho da poco letto Clorofilla dal cielo blu, definita dall’autrice stessa “una storia fantaecologica”, ambientata in una Milano dove smog e cemento hanno distrutto quasi ogni forma di vita vegetale. Margherita Rossi, nota speleologa, a causa del suo lavoro deve andare a vivere per alcune settimane dentro ad una grotta buia, umida e fredda (clima che in fondo accomuna ogni grotta che si rispetti). Per questa ragione, la donna decide di mandare i figli, Francesca di quattro anni e Michele di dieci, a stare momentaneamente a casa di uno zio, che però loro non hanno mai visto e conosciuto. I due bimbi, dopo aver salutato i genitori, salgono sul treno, stanno tranquilli e attenti per tutto il viaggio e, arrivati alla stazione di Milano Centrale, scendono dal convoglio. Non trovando nessuno zio ad aspettarli, decidono di prendere un taxi e farsi portare da lui, leggendo l’indirizzo che la madre ha scritto su un bigliettino stropicciato. Per un fraintendimento, però, Michele e Francesca si fanno portare all’indirizzo sbagliato, in Via Colombaia, in un condominio dove, a causa delle imminenti vacanze estive, gli unici residenti rimasti sono uno strampalato botanico, il professor Erasmus, e la portinaia del palazzo, l’intraprendente Cesira. La notte successiva al loro arrivo, il botanico trova nel suo laboratorio una piccola marziana vegetale somigliante più ad un neonato che ad una pianta, (è lei la Clorofilla del titolo), che rischia di morire a causa dell’inquinamento.

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Questi sono gli ingredienti di un racconto che, con la sua simpatia, riesce a far sognare e riflettere il lettore. Molti sono gli elementi fantastici in questo libro, primi tra tutti la piccola Clorofilla e le piante che, grazie al Verdeplasma concentrato, si prendono una rivincita sul cemento e sul grigio tipico delle metropoli. Il carattere dei personaggi è ben delineato e particolareggiato e la vicenda, seppur ricca di avvenimenti e colpi di scena, scorre fluida e senza intoppi. L’autrice riesce ad andare a segno anche questa volta, presentandoci dei protagonisti al quale il lettore non riesce a non affezionarsi, e, al tempo stesso, facendo riflettere grandi e piccini su un tema molto importante: il rispetto per la vita vegetale ed animale.
CURIOSITÀ: Clorofilla in origine era un testo teatrale, scritto e sceneggiato da una giovanissima Pitzorno ai tempi del liceo.
Valutazione: ★★★★☆
Manu