Titolo: La madre inferiora
Autore: Michele Gatta
Genere: Narrativa
Prezzo: 8,80 € (cartaceo) 3,80 € (digitale)
TRAMA: La madre inferiora è la narrazione di un rapporto mancato fra madre e figlio il quale, all’improvvisa morte del padre, e perché troppo vivace a detta della madre, verrà condotto in colleg⁷io all’età di nove anni.
È il 2 ottobre del 1966.
Il piccolo Nazzareno vive l’evento come un abbandono e non rassegnandosi a questo destino fugge dall’istituto per raggiungere, dopo alcune traversìe, la madre, la quale, alla sorpresa di vederlo, anziché abbracciarlo come egli aveva immaginato nelle tediose ore nell’aula scolastica e di notte nei sogni, lo rampogna e lo riconduce in quel che per lui è un carcere. Vive questa esperienza come un tradimento rassegnandosi malinconico a constatare che senza madre non si può amare.
Resterà ospite nei collegi (tre) fino alla maggiore età, dove crescerà attraversando fatti e esperienze che lo disincanteranno sul mondo degli adulti e che lo impressioneranno per le loro ipocrisie: come suor Benedetta, che violerà l’innocenza del piccolo Matteo, o come il giovane prete don Angelo, arrivato in paese a sostituire il vecchio curato andato in pensione che stringerà una relazione amorosa con l’ancora avvenente vedova de Spulches e che gli segnerà, avendo casualmente assistito a un loro incontro molto intimo, lo spartiacque fra l’innocenza e la malizia.
Intanto, da un’altra parte del mondo, in una masseria, un bambino, Gaetano, nasce e cresce accolto e amato; soprattutto dal nonno, che lo formerà ai valori della vita.
È in questa masseria che viene alla luce Bellaco, cane da pastore maremmano timoroso e insicuro, che, in un impeto d’orgoglio, decide di riscattare una vita miserevole scagliandosi contro la moto di quell’essere odioso del figlio del padrone, che sempre lo prendeva a calci.
Ma su quella moto non troverà quello ma Nazzareno: uccidendosi e uccidendolo.
Dietro le quinte del romanzo aleggia la figura della madre, nata in una famiglia numerosa e anche lei orfana di padre dove pare che questo destino segni la loro storia.
E che dovesse finire così, era scritto nelle stelle le quali usano qualunque mezzo per tracciare il destino.